venerdì 16 marzo 2012

Promozione girone A. Sant'Arpino, Angelino è una furia: "A Barano accoglienza assurda"

Peppino Angelino Presiente del Sant'Arpino
Sant’Arpino. Nel prossimo impegno di campionato la compagine di mister Romano scenderà in campo (oggi pomeriggio sabato 16 marzo) contro il Giugliano. Il match casalingo per i giallorossi santarpinesi è particolarmente delicato, infatti, il Santarpino Calcio reduce da due sconfitte è in cerca di riscatto, teatro della contesa i “Ludi Atellani” di Sant’Arpino. Tuttavia, in casa giallorossa tiene ancora banco la brutta esperienza e la Acattiva accoglienza riservata alla delegazione atellana nell’ultima trasferta di sette giorni fa in casa del Barano Calcio. Ai nostri taccuini si è concesso Peppino Angelino presidente dell’Asd Città di Sant’Arpino Calcio, il quale, fa luce, su l’ennesima brutta storia del calcio regionale: «Sono ancora turbato e deluso da questo mondo del calcio dilettante incapace di cambiare e profondamente immaturo - esordisce il primo tifoso giallorosso -. Nella trasferta sull’isola d’Ischia per l’esattezza a Barano, il sottoscritto, la mia consorte e la mia squadra siamo stati ferocemente insultati. Ci hanno etichettati noi della terra ferma come “camorristi”. Questa è un’offesa grave e ingiustificata. Ingiustificata perché in casa nostra è tradizione del Sant!Arpino Calcio offrire la massima ospitalità alle squadre e supporters avversarie. Grave, gravissima, perché la dignità e l’etica morale delle persone non possono essere svendute per una partita di calcio. Tuttavia, a Barano si sono verificati fatti di una gravità unica, come ad esempio un arbitro, intimorito dall’ambiente ostile, il quale, visibilmente preso dal panico confidava ad alcuni miei tesserati che non vedeva l’ora di chiudere la partita per andare a casa. Ora, capisco la situazione ambientale ma quello che mi chiedo è se questo innanzitutto è calcio, ma peggio ancora, mi domando se la gara in questione Barano Calcio - Santarpino Calcio sia stata regolare. La questione non ruota intorno ai tre punti, la questione, è se è garantita sui campi la sicurezza per donne, anziani e portatori di handicap (nel nostro staff figurano collaboratori diversamente abili) e se i direttori di gara, hanno la personalità giusta per emettere giudizi inerenti alle partite in maniera serena. L’inciviltà, ovunque si manifesti va combattuta. Mi dispiace affermare, ma nell’occasione l’ambiente calcistico di Barano è stato molto incivile. Questo non rende onore alla splendida isola, senza contare sulla ripercussione che potrebbe avere il turismo isolano».
Gaetano Molaro

Nessun commento:

Posta un commento